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Agricoltura Toscana: Un patrimonio da proteggere dalle calamità

Negli ultimi anni, l’agricoltura toscana ha subito gli effetti devastanti del cambiamento climatico, con eventi meteorologici estremi che hanno messo in ginocchio intere aree della regione. Le recenti alluvioni che hanno colpito la Val di Cornia sono solo l’ultimo episodio di una lunga serie di calamità che hanno danneggiato profondamente il nostro sistema agricolo. Proteggere l’agricoltura toscana deve diventare una priorità, non solo per garantire la sopravvivenza di un settore economico vitale, ma anche per salvaguardare la tradizione e la cultura che questo settore rappresenta.

Le piogge torrenziali che hanno colpito la Toscana nell’ottobre 2024 hanno devastato l’80% delle colture della Val di Cornia, mettendo in serio pericolo il raccolto e il futuro delle aziende agricole locali​. Questo evento ha dimostrato una volta di più quanto sia vulnerabile la nostra agricoltura di fronte ai cambiamenti climatici e quanto siano urgenti interventi strutturali per prevenire disastri simili in futuro.

La mia proposta, in qualità di Consigliere Regionale, è chiara: serve un piano di protezione del territorio che metta al centro l’agricoltura come settore strategico, non solo per l’economia, ma anche per la preservazione del nostro ambiente e del nostro patrimonio culturale. La Toscana non è solo una delle regioni italiane più apprezzate per i suoi prodotti agricoli, ma è anche un simbolo del “made in Italy” nel mondo. Vini, olio, ortaggi: ogni prodotto toscano racchiude secoli di storia e di tradizione. Non possiamo permetterci di perdere questo patrimonio.

Per affrontare queste sfide, dobbiamo investire in infrastrutture moderne e resilienti. La manutenzione degli argini e dei canali di scolo, il ripristino delle aree fluviali e la costruzione di bacini di contenimento sono interventi imprescindibili per prevenire inondazioni e proteggere i terreni agricoli. Le infrastrutture devono essere progettate tenendo conto delle nuove realtà climatiche, con tecnologie avanzate che permettano di monitorare in tempo reale i livelli dei fiumi e la situazione meteorologica.

Oltre agli interventi strutturali, è necessario promuovere politiche che incentivino pratiche agricole sostenibili, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e di ridurre l’impatto ambientale delle coltivazioni. La rotazione delle colture, l’uso di fertilizzanti organici e la gestione sostenibile delle risorse idriche sono solo alcune delle soluzioni che possono aiutare le aziende agricole a diventare più resilienti.

Un altro tema fondamentale è la diversificazione delle colture. I terreni toscani, grazie alla loro varietà, possono essere utilizzati per coltivare diverse tipologie di prodotti, riducendo la dipendenza da una singola coltura e migliorando la capacità delle aziende agricole di resistere alle calamità naturali. La Regione Toscana, in collaborazione con le associazioni di categoria e gli enti locali, deve promuovere progetti di ricerca e innovazione in agricoltura che sostengano la diversificazione e l’introduzione di nuove tecniche di coltivazione.

Ma non basta pensare solo all’aspetto economico. Il coinvolgimento delle comunità locali è essenziale per garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura toscana. Le aziende agricole, spesso a conduzione familiare, devono essere supportate non solo con incentivi economici, ma anche con programmi di formazione e assistenza tecnica. In questo senso, la Regione può svolgere un ruolo fondamentale nel coordinare le risorse e nel garantire che tutti gli attori del settore agricolo abbiano accesso agli strumenti necessari per affrontare le sfide future.

Infine, è indispensabile che il governo centrale e regionale riconoscano lo stato di emergenza ogni volta che eventi climatici estremi colpiscono la nostra regione. Questo è cruciale per facilitare l’accesso agli aiuti nazionali e internazionali, senza i quali molte aziende agricole rischiano di non riuscire a sopravvivere. Come già richiesto dal presidente della Regione Eugenio Giani, lo stato di emergenza è uno strumento indispensabile per attivare fondi e supporti che aiutino a ripristinare la normalità​.

In conclusione, la protezione dell’agricoltura toscana non può essere più rimandata. È necessario agire con determinazione e visione a lungo termine per garantire che le generazioni future possano continuare a beneficiare dei prodotti straordinari della nostra terra. In qualità di Consigliere Regionale, continuerò a battermi affinché l’agricoltura riceva l’attenzione e gli investimenti che merita, per il bene della Toscana e della nostra identità.