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Le Cascine: Un parco dimenticato, serve più sicurezza e decoro

Il Parco delle Cascine è da sempre uno dei simboli verdi più importanti di Firenze. Con i suoi ampi spazi, prati e sentieri alberati, rappresenta un punto di riferimento per chi cerca un’oasi di pace e natura all’interno della città. Tuttavia, negli ultimi anni, questo meraviglioso parco ha perso parte della sua identità, diventando un luogo segnato dal degrado e dall’insicurezza. I cittadini lamentano condizioni di abbandono, atti di vandalismo e un aumento della criminalità, elementi che hanno allontanato molti frequentatori abituali.

Le Cascine, un tempo luogo di ritrovo per famiglie, sportivi e turisti, oggi sono spesso percepite come un’area pericolosa, soprattutto nelle ore serali. La sicurezza è uno dei temi principali su cui il Comune di Firenze deve intervenire con urgenza. Negli ultimi anni, i tentativi di risolvere questa problematica sono stati sporadici e insufficienti. Le misure adottate, come occasionali controlli della polizia o l’installazione di alcune telecamere, non sono state in grado di garantire la sicurezza necessaria per far sentire al sicuro chi frequenta il parco.

La mia proposta per le Cascine parte da un piano di sorveglianza continuativa. È essenziale che vi sia una presenza costante delle forze dell’ordine, con pattugliamenti regolari, non solo nelle ore diurne, ma anche durante la sera e la notte, quando il parco si svuota e diventa terreno fertile per atti di microcriminalità. Una maggiore presenza della polizia locale potrebbe dissuadere potenziali malintenzionati e restituire ai cittadini la sensazione di sicurezza che oggi manca.

Accanto a questo, ritengo fondamentale investire in tecnologie moderne per la sicurezza, come un sistema di telecamere a circuito chiuso, dotate di riconoscimento facciale e sistemi di allerta rapidi. Tuttavia, non basta garantire la sicurezza: le Cascine devono tornare a essere un luogo di aggregazione sociale e culturale, in grado di attirare residenti e visitatori con eventi che rendano viva la zona. Un parco vuoto è un parco insicuro. La presenza di famiglie, giovani e turisti in spazi ben curati e animati rende l’area più sorvegliata naturalmente.

Inoltre, è necessaria una riqualificazione degli spazi. Molti angoli delle Cascine sono lasciati all’incuria, con prati incolti, strutture fatiscenti e spazi che, un tempo utilizzati per eventi sportivi o culturali, oggi sono abbandonati. La creazione di nuove aree attrezzate per lo sport e il tempo libero, come campi da gioco, piste ciclabili e aree dedicate agli eventi, potrebbe contribuire a riportare vitalità al parco. Firenze ha bisogno di spazi dove poter organizzare eventi, concerti, mercatini e attività all’aperto che coinvolgano sia i cittadini che i turisti, creando così un circolo virtuoso di partecipazione e sorveglianza naturale.

Un altro aspetto importante è l’illuminazione. Nelle ore serali, molte parti del parco rimangono scarsamente illuminate, creando un ambiente favorevole per attività illecite e scoraggiando chi vorrebbe passeggiare o fare sport. Un sistema di illuminazione efficiente, alimentato da fonti rinnovabili come il solare, potrebbe rendere il parco più sicuro e accogliente, anche nelle ore meno frequentate. L’utilizzo di soluzioni ecocompatibili sarebbe inoltre in linea con le politiche di sostenibilità che Firenze sta cercando di adottare.

Ma non possiamo dimenticare l’importanza della partecipazione dei cittadini. Un parco come le Cascine deve essere al centro di un progetto partecipativo, dove i residenti abbiano la possibilità di contribuire con idee e proposte. Coinvolgere le associazioni locali e i comitati di quartiere potrebbe essere un passo cruciale per far sì che il parco torni a essere vissuto e curato dalla comunità. Organizzare giornate di pulizia, eventi di sensibilizzazione e attività che coinvolgano giovani e anziani potrebbe creare un forte senso di appartenenza e responsabilità collettiva.

Infine, non possiamo ignorare il potenziale turistico delle Cascine. Firenze è una delle città più visitate al mondo, eppure molti turisti non conoscono il parco o lo evitano per le cattive condizioni in cui versa. Una corretta promozione delle Cascine come destinazione turistica, inserita nei principali itinerari della città, potrebbe rappresentare un’opportunità per far scoprire ai visitatori un lato diverso di Firenze, meno affollato e più naturale. Promuovere tour guidati, eventi culturali e attività all’aperto potrebbe attrarre un flusso turistico sostenibile e contribuire alla rinascita del parco.

In conclusione, le Cascine sono un patrimonio prezioso per Firenze, ma solo con interventi concreti e una visione a lungo termine possiamo restituirle ai cittadini. Sicurezza, riqualificazione e partecipazione sono le tre parole chiave per il futuro del parco. È giunto il momento di smettere di ignorare il problema e di agire per trasformare le Cascine in uno spazio sicuro, accogliente e vivo, come merita di essere.